Bibliografia completa delle opere di Milo Manara:

1969-70: Genius (di AA.VV.)
Genius, versione a fumetti dell’omonimo fotoromanzo di successo di quegli anni con protagonista un cattivo in tuta nera e cappio al collo, è uno dei tanti albi erotici-noir della fine degli anni Sessanta. Milo Manara disegna ininterrottamente i primi 22 numeri. La serie di Furio Viano Editore prosegue poi fino al numero 28 con altri disegnatori e autori. Il numero su cui esce il suo primo fumetto è datato 15 settembre 1969.

1970-71: Il Vascello Fantasma (di AA.VV.) e La vera storia di Jack lo Squartatore (di AA.VV.)
Fumetto sexy della Erregi, costruito con due vignette per pagina: Manara disegna due episodi, in particolare una storia di pirati e vascelli fantasma che lo traghetta verso le realizzazioni successive.

1971-1974: Jolanda de Almaviva (di Roberto Renzi, Gaburro & Gramegna)
Nell’ottobre 1970 arriva in edicola il pocket erotico Jolanda de Almaviva, edito ancora da Erregi. Manara disegna vari numeri della serie fino al 61. Si tratta delle avventure della contessa Jolanda de Almaviva: storie di mare che miscelano un’ispirazione salgariana all’eros. La bella Jolanda è promessa sposa al governatore di Maracaibo. Rapita dai pirati, s’innamorerà del luogotenente Jean Lafayette. Con lui combatterà i conquistadores spagnoli.

1973-1975: Telerompo (con Silverio Pisu)
Rivista satirica con qualche venatura sexy. Telerompo era la rappresentazione del sogno dei tele-dipendenti dell’epoca e metteva alla berlina i personaggi più noti del piccolo schermo dell’epoca attraverso esilaranti caricature quali “Raschiaballe”, Anna Karognina”, “Il Conte di Montecribbio”, etc….

1974: Bambole Assassine (di Silverio Pisu)
Per la Ediperiodici, Manara con l’amico Silverio Pisu realizza l’ultimo numero di questa mini-serie erotica di ambientazione fantascientifica post-apocalittica, con protagonista una fanciulla robot, e che aveva per sottotitolo un esplicito “l’atomica del sesso”.

1974: Il Decamerone a Fumetti
Sempre nel solco del fumetto per adulti, che conosceva in quegli anni un periodo d’oro nel nostro paese, Manara realizza alcune storie con protagonisti i personaggi tratti dal Decamerone di Boccaccio, per la International Press.

1974-77: Il fumetto della realtà (di Milani, Selva, Ventura, Mantelli e Frescura)
Nel 1974 Milo Manara approda al Corriere dei Ragazzi collaborando con Mino Milani e altri autori. La prima storia disegnata da Manara per la testata milanese è La rivincita della Morte: in pochissime pagine viene raccontato lo strano duello tra la morte e un uomo qualunque. L’episodio fa parte dei cosiddetti “fumetti-cronaca”, ovvero fumetti che si muovevano fra storia e attualità. L’approccio cronachistico costituì una vera rivoluzione per il mondo del fumetto italiano.

1975: Un fascio di bombe (di Alfredo Castelli, Mario Gomboli)
1969. La strage di piazza Fontana dà la stura a un palpabile clima di paura e incertezza. Gli attentati si moltiplicano e la ricerca dei responsabili si muove soprattutto in direzione della cosiddetta pista anarchica. Il fumetto è raccontato in presa diretta rispetto agli avvenimenti del mondo reale e viene distribuito gratuitamente in 600.000 copie dal quotidiano socialista L’Avanti.

1975: Quella notte del 1580 (di Mino Milani)
Altro fumetto di stampo storico. Milani e Manara raccontano le peripezie del veronese Gerolamo Polidori, soldato della Repubblica di Venezia imprigionato a Costantinopoli dopo l’assedio di Famagosta, capitale dell’isola di Cipro caduta nel 1570 per opera dei Turchi. Polidori impiegò quasi dieci anni per fuggire dal carcere in cui era rinchiuso, dopo aver trafugato i resti di Marc’Antonio Bragadin, comandante veneziano della guarnigione scorticato vivo e impagliato dai Turchi, col corpo conciato con sale e aceto. La storia è stata pubblicata sul Corriere dei Ragazzi n. 20 del 18 maggio.

1975-76: La parola alla giuria (di Mino Milani)
Straordinario fumetto in cui vengono presentati importanti fatti storici e letterari in una messa in scena simil-processuale. Grandi personaggi, responsabili di vicende storiche, sono portati davanti a giudice e giuria per esporre i fatti con chiarezza. Fra le grandi personalità sul banco degli imputati troviamo il generale Custer, Attila, Nerone, Robespierre, Oppenheimer ed Elena di Troia.  Il primo episodio Processo a Custer è uscito il 20 aprile sul n. 16 del Corriere dei Ragazzi.

1976: Lo scimmiotto (di Silverio Pisu)
La collaborazione con Silverio Pisu dà vita a questo fumetto estremamente interessante, pubblicato su alterlinus. Si tratta del recupero di un fondamentale personaggio della letteratura fantastica cinese, il Re delle Scimmie Sun WuKong, attribuito a Wu Ch’eng-en, riletto e adattato per costruire una metafora di Mao e del popolo cinese, rielaborando il clima di quegli anni e i sentimenti del ’68. Pisu e Manara utilizzano il fumetto per raccontare in presa diretta i cambiamenti epocali di quegli anni. Manara inizia con questo lavoro a confrontarsi con lo stile di Moebius.

1976: Click
Brevissima storia di una pagina, senza parole, che denuncia il capitalismo e lo sfruttamento delle popolazioni più deboli, realizzata per la rivista Tam Tam Portfolio è stata pubblicata anche su Il Mago tre anni dopo.

1976-1977: L’Histoire de France en bandes dessinées (di AA.VV.)
Straordinaria e importante collaborazione tra Manara e l’editore francese Larousse per l’imponente progetto editoriale che prevedeva la realizzazione della storia francese a fumetti. Manara illustra cinque episodi, dedicati a Carlo Magno e i Vichinghi, alla Rivoluzione, a Napoleone e alla Comune di Parigi, alla Terza Repubblica.

1977: Alessio, il borghese rivoluzionario (di Silverio Pisu)
La coppia Manara-Pisu dà vita a una nuova avventura, una via di mezzo (quasi) inedita fra disegno e racconto illustrato: Alessio, il borghese rivoluzionario, pubblicato su alteralter. Qui i ruoli di scrittore e disegnatore risultano decisamente staccati: il testo è separato e incolonnato distintamente rispetto ai disegni, consentendo ai due autori di esprimersi liberamente.

1977: Chris Lean (di Raffaele D’Argenzio)
Manara collabora con Corrier Boy, su cui disegna Chris Lean, il cui protagonista di un fumetto poliziesco con tinte erotiche. Lean è costruito visivamente con i lineamenti di James Dean.

1977: Volere e Potere (di Graziano Origa)
Volere e Potere, pubblicato sul periodico Contro, nasce dall’incontro tra Manara e Graziano Origa nel 1977, a partire dalla discussione su una petizione sull’obiezione di coscienza.

1978: Storia d’Italia a fumetti di Enzo Biagi (di AA.VV.)
Manara partecipa all’ambizioso progetto di Enzo Biagi pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore di raccontare la storia del nostro paese utilizzando il medium fumettistico. L’autore veronese illustra tre episodi: Firenze, l’Atene del Medioevo, Il Papa lascia Roma, La lingua degli italiani.

1978: L’uomo delle nevi (di Alfredo Castelli)
Manara realizza un volume della collana Cepim (ora Sergio Bonelli Editore) “Un uomo, un’avventura”: è un racconto fantastico scritto da Alfredo Castelli, che poi creerà Martyn Mistère, che narra gli esiti di una spedizione sull’Himalaya alla ricerca dello Yeti, il fantomatico uomo delle nevi. Qui sembra che Manara trovi un suo equilibrio nella costruzione della tavola, a partire da una chiara influenza di Moebius, già presente da qualche tempo nella sua opera.

1978: H.P. e Giuseppe Bergman
Dal 1978 Manara inizia a collaborare, grazie al suo mentore Hugo Pratt, con l’importante rivista francese (A SUIVRE), edita da Casterman, per cui realizza l’opera H.P. e Giuseppe Bergman. H.P. sta ovviamente per Hugo Pratt mentre Giuseppe Bergman è l’alter ego dell’autore veronese. Manara dimostra un’ottima padronanza del medium fumettistico e anche una grande voglia di raccontare e sperimentare. L’erotismo non manca ma non è l’elemento predominante. Tutta la vicenda, una sorta di reality show ante litteram, prende le mosse dalla ribellione di Bergman all’idea di una vita banale e dalla sua ricerca dell’avventura a tutti i costi, avventura che lo porterà in giro per il mondo. L’Amazzonia è la meta di questo primo viaggio nella fantasia.

1979-1980: La découverte du monde en bandes dessinées (di AA.VV.)
Anche per questa opera imponente realizzata sempre da Larousse, Manara disegna due storie, dedicate ad altrettanti esploratori: James Cook, navigatore e cartografo britannico che tra le tante imprese è ricordato per aver messo in contatto gli europei con le coste dell’Australia a metà del 1700, e Vasco Núñez de Balboa, che per la prima volta, nel settembre del 1513, si trova davanti all’immensa distesa d’acqua dell’oceano Pacifico.

1980: Periodo Blu
Uno dei temi ricorrenti nelle storie sia lunghe che brevi di Manara è una certa insofferenza per il mondo della televisione e del cinema, che si traduce spesso nella nascita di personaggi di registi e produttori assolutamente detestabili. In quest’avventura uno di questi non riesce in nessun modo a far mettere in posa un vecchietto. La storia, ispirata alla figura di Pablo Picasso, è pubblicata dal numero zero della rivista Nemo in Blue.

1980: Un autore in cerca di sei personaggi
1982: Dies irae (Le avventure africane di Giuseppe Bergman)
Il personaggio di Giuseppe Bergman riappare in Un autore in cerca di sei personaggi e in Dies irae, con le storie che sono identificate come Le avventure africane di Giuseppe Bergman, e che di solito sono pubblicate come un’unica avventura. A parere di molti, sono le più belle storie dedicate al personaggio. Si tratta di due gioielli, disegnati in maniera impeccabile, ricchi di umorismo, avventura ed erotismo, e molto originali. Manara dimostra una irrefrenabile voglia di raccontare, divertire ma anche far riflettere e accompagna il lettore in un’Africa inedita, che annienta tutti i nostri preconcetti sul continente nero, continuando a utilizzare situazioni meta-fumettistiche e strizzatine d’occhio al lettore, a partire dalla citazione della celebre pièce di Luigi Pirandello. Le storie sono pubblicate in prima battuta sulla rivista Totem, e in seguito raccolte in volumi editi per le Edizioni Nuova Frontiera.

1981: Dedicato a Corto Maltese
Storia che omaggia, pur non ritraendolo, il protagonista delle avventure dell’amico e mentore di Manara, il grande Hugo Pratt. Il personaggio al centro della breve narrazione è il compagno di sempre di Corto Maltese, il terribile Rasputin. Manara racconta che Pratt si era commosso nel leggerla. E pare che anche a Gabriele Salvatores, che si pensava dovesse girare un film da Corto Maltese, sia piaciuta molto.

1981: Fone
Storia di fantascienza, pubblicata sulla versione italiana di Metal Hurlant, in cui è evidente l’omaggio dichiarato, oltre che a Jorge Luis Borges, a un altro grande riferimento artistico di Manara, Moebius, le cui atmosfere sono quasi fedelmente ricreate in questa simpatica avventura spaziale.

1981: John Lennon
Storia in due pagine dedicata al grande cantante e musicista di Liverpool, assassinato l’8 dicembre del 1980 da Mark David Chapman, pubblicata su un numero speciale di (A SUIVRE).

1981-82: L’uomo di carta (Quattro dita)
L’uomo di carta è una bellissima avventura, un fumetto western realizzato su commissione dell’editore francese Dargaud. In Italia il fumetto viene ospitato dalla rivista Pilot. Manara si allontana dallo sperimentalismo per narrare un’avventura scritta e disegnata dalla parte degli indiani. L’erotismo è appena accennato nel personaggio dell’indiana Coniglia Bianca mentre c’è una deliziosa dose di umorismo che accompagna tutta la narrazione. È conosciuta anche come Quattro dita, che sarebbe dovuto essere il titolo della serie, ma purtroppo un cambio di proprietà dell’editore francese la fece interrompere al primo episodio.

1981-82: Histoire de la Chine – De Confucius à nos jours
Manara è chiamato a partecipare anche a questo volume collettivo sulla storia della Cina, sempre edito da Larousse, costruito a partire dalla figura fondamentale del filosofo Confucio.

1982: Acherontia Atropos
Storia breve, realizzata da Manara per il primo numero della rivista Orient Express, che prende spunto da un tema molto scabroso, gli snuff movies, i film pornografici in cui le violenze sugli attori sono reali e che si possono concludere con il loro omicidio.

1982: L’ultimo tragico giorno di Gori Bau e Callipigia Sister
Splendida e visionaria rappresentazione di una sorta di discesa all’inferno, pubblicato su Frigidaire. Manara omaggia il Gabriel Garcia Márquez di L’incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata.

1982: Il Gioco
Nel 1982 Manara si trova a collaborare anche con la rivista per adulti Playmen che gli commissiona un fumetto erotico. Libero di dare pieno sfoggio alla sua fantasia, Manara inventa una storia erotica trasgressiva e gioiosa. Nasce così la sua opera più nota e venduta, Il Gioco, in cui Manara smaschera le ipocrisie borghesi narrando la storia di Claudia Cristiani, una stupenda donna dell’alta società che si ritrova completamente disinibita e succube di inarrestabili impulsi sessuali a causa di una misteriosa scatoletta che ne libera gli istinti inconsci, congegno ispirato anche, ma non solo, dal film Bella di giorno Luis Buñuel. Assistiamo così a frequenti cambiamenti di umore della ragazza e alla sua sempre crescente voglia (pur in maniera coercitiva) di esibirsi e prestarsi a qualsiasi tipo di gioco sessuale con chiunque e ovunque, meglio se in pubblico. Godere diventa il suo imperativo categorico, fino alla sorpresa finale.
Il gioco viene tradotto, come la maggior parte delle opere di Manara, in molte lingue, prima fra tutte il francese, con il titolo Le déclic. Il successo del fumetto sarà tale che non ne sarà tratto solo un film, diretto da Jean-Louis Richard e interpretato dall’affascinante Florence Guérin, ma anche tutta una serie di commedie softcore americane. Da Il Gioco saranno tratti anche un videogame e uno spettacolo di danza.

1983: Senza Titolo
Breve storia fantastica, dalle atmosfere erotiche e fortemente oniriche che deve molto all’immaginario cinematografico di Federico Fellini. Realizzata per una mostra dedicata al regista riminese, la storia rappresenterà la scintilla iniziale del rapporto tra Manara e Fellini. Comparirà nell’antologia Storie Brevi pubblicata dalle Edizioni Nuova Frontiera nel 1985.

1983-85: Tutto ricominciò con un’estate indiana (di Hugo Pratt)
Nel 1983, con la nascita della rivista Corto Maltese, appare quella che è una delle opere considerate migliori di Milo Manara. Sceneggiata da Hugo Pratt, la storia è incentrata su atmosfere debitrici de La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne e dei romanzi di James Oliver Curwood. Ricordando questo fumetto, Manara dichiarerà spesso: “Ho avuto l’onore di essere l’unico disegnatore a cui Hugo Pratt ha scritto non una ma ben due storie”.

1985: CHARLIE ovvero Il diario di Sandra F.
Il diario di Sandra F. fa parte della serie di Storie Brevi realizzate da Manara per la rivista Totem nella collana “Eldorado” e prende spunto da una serie di lettere inviate da un’appassionata lettrice allo stesso Manara.

1986: Mors tua vita mea
La storia, apparsa sul n. 18 della rivista Comic Art, è dedicata al pittore che Manara ha sempre definito come il suo primo ispiratore, Paolo Veronese, sia come artista che per i suoi ideali. La documentazione su cui Manara si è basato è espunta dai documenti autentici del processo subito da Veronese.

1986: Reclame
Un uomo apparentemente triste, in poltrona a casa sua, sta guardando Il Casanova di Federico Fellini: la storia assume una piega fantastica fino a quando il televisore esplode. Una volta riparato, l’apparecchio continua a reclamizzare un prodotto che era già apparso all’interno della narrazione (i pannoloni Pannolon), come se non fosse possibile in alcun modo bloccarlo. La storia documenta la protesta di Fellini e altri registi contro gli spot pubblicitari durante i film. Viene pubblicata sull’inserto Estate del quotidiano Il Messaggero.

1986:
Dovevo togliermela dalla testa
Lo seguiva dovunque come un’ombra
2 ministorie realizzate per una campagna pubblicitaria per lo Shampoo Clear (altre storie furono commissionate ad autori quali Mattioli, Toppi, Crepax, Pazienza).

1986: Viaggio a Tulum (di Federico Fellini)
Pubblicato inizialmente come racconto a puntate nel 1986 sulle pagine de Il Corriere della Sera con un titolo leggermente diverso, Viaggio a Tulum è una storia di Federico Fellini corredata dalle illustrazioni di Manara. Successivamente è lo stesso Manara a chiedere di poterne trarre un fumetto, richiesta che viene accettata. Fellini realizza gli storyboard a cui si ispirerà Manara per la produzione delle sue tavole. 

1986: Il profumo dell’invisibile
Lo spunto di partenza è dato all’autore dal romanzo L’uomo invisibile, scritto nel 1881 da H.G. Wells, in cui si narra di uno scienziato che in cerca di fama e ricchezza individua un processo che gli consente di diventare invisibile. Da quel momento si trova ad affrontare una serie di problemi legati alla sua nuova condizione. Manara immagina quindi che tra le cose che un uomo invisibile possa fare ci siano aspetti fondamentalmente sexy, dallo spiare la donna amata all’interazione con giovani fanciulle inconsapevoli di quanto stia loro accadendo (spogliarle nel bel mezzo di una folla e scherzi simili) fino ad atti di natura eminentemente sessuale. Questo soprattutto nella prima storia del fumetto che è più allegra, solare e divertente, nata su richiesta della rivista francese Écho des Savanes della Albin Michel, editore che aveva pubblicato con enorme successo Il Gioco. Nel fumetto fa la comparsa Miele, il personaggio femminile di Manara più noto, e che comparirà successivamente in altre storie.

1987: Sesso o tabù? (X3)
Fumetto-test per stabilire le inclinazioni o inibizioni sessuali dei lettori: alla fine della storia, pubblicata su L’Espresso Più, che prevede quattro sotto-finali diversi: si può essere profilati come Licenziosi, Perversi, Frenati o Esaltati.

1987: Donne
Breve storia a colori pubblicata sulla rivista per donne Marie Claire: la protagonista, omonima della pubblicazione, apre il cassetto di una consolle del Seicento e precipita in un sogno fantastico da cui si risveglierà solo nell’ultima tavola.

1988: Sognare forse… (Le avventure orientali di Giuseppe Bergman)
Manara ci ripresenta il personaggio di Giuseppe Bergman impegnato in quelle che sono le sue avventure orientali. Il fumetto prende la sua ambientazione da luoghi realmente visitati da Manara e da lui stesso documentati fotograficamente. L’idea di un viaggio in India da utilizzare per spunti e idee per una nuova storia a fumetti per Corto Maltese è di Fulvia Serra, direttrice della rivista. Manara parte insieme a Franco Mescola: pur non rispettando l’itinerario prefissato, si tratta di un’avventura ricca e affascinante che gioca su più piani temporali e su diverse ambientazioni, e ricostruisce con sapienza luoghi e atmosfere di paesi poco noti.

1988: Candid Camera (Miele I-VI)
Ciclo di sei brevi storie con protagonista Miele, protagonista del precedente Profumo dell’invisibile. In queste storie pubblicate su L’Espresso Più, vediamo Miele al lavoro con una troupe televisiva che gira materiale alla ricerca di reazioni della gente a comportamenti imbarazzanti, una sorta di indagine sul comune senso del pudore.

1990: Il Muro
Breve storia di quattro tavole a colori senza dialoghi né didascalie, realizzata in occasione della caduta del Muro di Berlino.

1991: Una musica celestiale (Note napoletane)
Brevissima storia di sole due pagine dai toni surreali e fantastici, ambientata a Napoli.
Viene pubblicata nel scondo volume di Storie Brevi edito da Edizioni Nuova Frontiera.

1991: Cristoforo Colombo (di Enzo Biagi)
Sempre per Arnoldo Mondadori Editore, sulla scorta del lavoro già svolto per la Storia d’Italia a fumetti, Enzo Biagi organizza la narrazione intorno alla figura di Colombo avvalendosi del contributo grafico e del talento ormai universalmente noto di Manara.

1991: Il sogno di Oengus (di Giordano Berti)
Pubblicato dalle edizioni Lo Scarabeo, è un adattamento moderno di un’antica leggenda celtica: un sogno di amore e guerra, ambientato nelle brume della verdeggiante Irlanda, all’epoca degli dei Tuatha.

1991: Il Gioco 2
Il successo de Il Gioco è stato così travolgente che ne sono stati realizzati ben tre seguiti (anche se Manara aveva previsto di fermarsi al Gioco 2) in cui l’affascinante protagonista si ripresenta con una predisposizione sempre maggiore all’esibizione in pubblico. La storia iniziale era un interessante pretesto per raccontare un erotismo gioioso e al contempo prendersi gioco di un certo tipo di ipocrisia; i sequel diventano una ripetizione con infinite varianti sul tema. Nonostante questo, Manara riesce a inserire motivi di critica sociale o temi di varia attualità, dallo sfruttamento dell’Amazzonia e dei popoli diseredati, alla corruzione politica. Il Gioco 2 appare su Totem e recupera il personaggio di Miele.

1991-1995: El Gaucho (di Hugo Pratt)
Nel 1991, sulle pagine della rivista Il Grifo, diretta da Vincenzo Mollica, Manara e Pratt danno vita a una nuova avventura di respiro storico. Ambientata ai primi dell’ Ottocento in Argentina, El Gaucho narra le vicende di una flotta di soldati inglesi di stanza a Buenos Aires e di una nave bordello ricca di ragazze destinate a divertire gli ufficiali. La protagonista femminile del fumetto è Molly Malone e il punto di vista scelto per la narrazione è il racconto fatto da un uomo ormai anziano che ricorda la sua giovinezza.

1992: Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet (di Federico Fellini)
Tra i grandi incompiuti della storia del cinema, Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet, su cui Federico Fellini lavora a partire dal 1965 e che in qualche modo porta a termine due anni dopo, merita un posto di assoluto rilievo. Il progetto cinematografico non va in porto a causa di un litigio con il produttore Dino De Laurentiis che tenta anche di pignorare i beni del regista per costringerlo a girare il film. Anni dopo è diventato un fumetto a opera di Manara e che costituisce “il secondo tempo” della collaborazione tra il grande regista di Rimini e l’artista veronese. “In due parole è la storia di uno che è morto e non lo sa”. Parola di Federico Fellini.

1994: Il Gioco 3
Nel 1994 è la volta de Il Gioco 3 per le Edizioni Nuova Frontiera: torna il personaggio di Faust, già presente nel secondo episodio, mentre l’affascinante Claudia si ritrova in Amazzonia fra improbabili cercatori d’oro e sette religiose che individuano nel sesso la formula magica per essere sempre in contatto con l’energia del cosmo.

1994: Bangladesh
Storia senza parole realizzata per il volume Au Secours! pubblicato in collaborazione con Amnesty International dall’editore francese Albin Michel.

1994: Salomé
Breve racconto erotico ispirato al personaggio di Salomè, principessa giudaica figlia di Erodiade e di Erode Filippo, figura che ha ispirato un racconto di Gustave Flaubert e un’opera di Oscar Wilde. Il Vangelo di Marco racconta che Salomè pretese la testa di Giovanni il Battista dopo aver ballato per lo zio Erode Antipa la famosa danza dei sette veli.

1996: Gulliveriana
Nato a puntate per essere ospitato sulla rivista di viaggi Gulliver edita da De Agostini, l’opera prende ispirazione dall’omonimo capolavoro di Jonathan Swift, con una bellissima ragazza come protagonista, destinata a vivere le incredibili avventure descritte nel romanzo, con variazioni erotiche.

1997: Appuntamento fatale (Ballata in Si bemolle)
Manara continua a utilizzare l’erotismo pur rinunciando al sesso gioioso e solare che ha portato al successo delle sue opere. La storia, edita da Mondadori, è ispirata da un fatto di cronaca, narra una cupa vicenda di usura e le numerose scene erotiche, tutt’altro che piacevoli, rappresentano situazioni di abuso e di sopruso. Il titolo Ballata in Si bemolle, ritenuto troppo cruento (il riferimento è alla torturatrice serba delle ultime scene), venne sostituito dall’editore francese con quello che attualmente è utilizzato anche nella edizione italiana.

1997: Star e Starlette
Storia breve di 3 pagine pubblicata nell’inserto speciale Cannes de L’Echo des Savanes, nello stesso anno Manara aveva firmato il manifesto ufficiale della sezione del festival “un certain regard”.

1998: Kamasutra
Pur essendo stata pubblicata anche in volume, Kamasutra non è esattamente un fumetto. Si tratta di una serie di illustrazioni realizzate nel 1998 per un cd-rom multimediale, un gioco che si sviluppa e prosegue in base alle scelte dell’utente. Nella versione su carta le vignette sono state montate insieme a sfondi e ambientazioni create digitalmente.

1999: L’asino d’oro
Adattamento libero de L’asino d’oro di Apuleio per Les Humanoïdes Associés, l’editore di Métal Hurlant, opera da inserire in una collana sui classici della letteratura a fumetti. Manara rielabora il libro, facendo tesoro delle invenzioni visive e delle intuizioni del Satyricon di Fellini.

1999: Bolero
La storia dell’umanità, raccontata senza dialoghi in una processione di personaggi dall’uomo di Neanderthal fino ai giorni nostri, attraverso le due chiavi di volta dell’universo nell’interpretazione manariana: l’eros e la violenza. Pubblicata da Écho des Savanes.

1999: A riveder le stelle (Le avventure metropolitane di Giuseppe Bergman)
Nel 1999 Milo Manara torna a occuparsi del suo personaggio-feticcio Bergman proponendone una nuova avventura edita da Mondadori. Il titolo richiama esplicitamente la Commedia di Dante mentre la storia, illustrata con la tecnica dell’acquatinta, ripercorre una sorta di storia dell’arte in una continua citazione di dipinti celebri.

2000: Piercing
È la storia di Wilma, ragazza disinibita e altamente masochista, che gode nell’infliggersi dolore fisico a partire da due piercing che si fa realizzare su alcune zone intime. Nata come appendice di Tre ragazze nella rete.

2000: Rivoluzione
Manara continua a trattare storie che abbiano anche dei contenuti di critica sociale. Con questo pamphlet, edito da Mondadori, viene affrontato il problema dell’invadenza e delle capacità manipolatrici della televisione. Il tema trattato è una specie di nuova Rivoluzione Francese, rivolta contro la televisione e le persone che la manipolano.

2000: Tre ragazze nella rete
Manara affronta internet e il tema delle webcam erotiche popolate da ragazze disinibite. Fantasiosamente, costruisce intorno a tre ragazze totalmente disponibili davanti all’obiettivo, una storia articolata, con un cattivo di turno che tormenta una delle tre. Manara non lesina sulle scene erotiche che costellano senza soluzione di continuità l’intero racconto. La storia è pubblicata da Mondadori per la collana “Oscar Bestselellers”.

2001: Il Gioco 4
Il quarto episodio della serie de Il Gioco, edito da Mondadori, non ha la stessa ironia e leggerezza degli altri, è più sporco nel segno e più cupo nel tema trattato, fra intrighi politici, corruzione e multinazionali. Anche perché l’autore non aveva in fondo voglia di realizzarla, era un periodo in cui aveva perso i suoi amici più cari e la sua leggerezza era andata perduta.

2001: Il profumo dell’invisibile 2
Nel secondo episodio della storia ispirata a Wells, pubblicato da Panorama, le tinte si fanno più cupe e alla componente ludica se ne aggiunge una drammatica con l’introduzione di un gruppo terrorista che vuole approfittare della pomata dell’invisibilità, per portare a segno con facilità un attentato. Dettaglio non da poco, Miele non è la protagonista della storia!

2002: Fuga da Piranesi
Fuga da Piranesi riporta Manara alla fantascienza, genere poco trattato nella sua vasta produzione. Ancora una volta il tentativo è di parlare della manipolazione degli individui da parte di una società corrotta. È un tema di attualità che Manara sente molto vicino: la denuncia della corruzione politica e della manipolazione dei media diventa più esplicita. L’aspetto erotico continua ad avere un ruolo di rilievo, anche quando si innesta su trame che hanno come fine una palese critica sociale. La prima edizione è pubblicata da Mondadori.

2002: Il pittore e la modella
Pubblicato in volume da Mondadori, Il pittore e la modella non è un vero e proprio fumetto, ma una sorta di personale viaggio nella storia dell’arte nel corso dei secoli, realizzato da Manara ponendo particolare attenzione alle modelle ritratte in quadri famosi, e al loro rapporto con i pittori che le ritraevano. Tra gli artisti con cui Manara si confronta ricordiamo Caravaggio, Klimt, Modigliani, Rodin, Goya, Dalì. Il progetto, che prende il titolo da un dipinto di Picasso del 1963, è diventato anche uno spettacolo teatrale di David Riondino.

2003: Desiderio (di Neil Gaiman)
Manara realizza una storia di Sandman di Neil Gaiman per l’etichetta Vertigo della DC Comics. Si tratta dell’episodio Desiderio, pubblicato nel volume Notti Eterne, in cui sono presenti sette storie di altrettanti grandi artisti dedicate a Morte, Delirio, Sogno, Disperazione, Distruzione, Destino e appunto Desiderio.

2004: L’Odissea di Bergman (Le avventure metropolitane di Giuseppe Bergman)
Ultima (per ora) avventura di Giuseppe Bergman, L’Odissea di Bergman, anche questa realizzata con un altro esplicito riferimento letterario, questa volta a Omero, fa parte di quelle che sono conosciute come Le avventure metropolitane di Giuseppe Bergman e che comprendono anche A riveder le stelle pubblicata qualche anno prima sempre da Mondaodori.

2004-2010: I Borgia voll. 1-4 (di Alejandro Jodorowsky)
Il fumetto de I Borgia nasce dalla collaborazione di Manara con un maestro del fumetto del calibro di Alejandro Jodorowsky. L’opera, edita da Mondadori, narra l’epopea dei Borgia, la loro ascesa al potere, le vicende storiche e le perversioni di questo illustre casato. Si tratta di una grande opera per Manara che lavora con un autore che si è sempre trovato a suo agio con il gusto del grottesco e dell’eccessivo.

2006: Quarantasei (con Valentino Rossi)
Manara torna al fumetto di evasione in una storia che ha come protagonista Valentino Rossi (che collabora anche al soggetto della storia). Si tratta di un’opera in cui l’erotismo è molto soft, relegato più che altro nelle fattezze delle belle protagoniste e la trama rappresenta una sorta di avventura vagamente fanta-sportiva, che giostra intorno all’asso del motociclismo. La colorazione dell’opera, non effettuata da Manara, è insolita per le  sue opere. L’opera è stata pubblicata a puntate sulla rivista Rolling Stones a partire dal 2005, in seguito è uscita in volume per Leopoldo Bloom Editore.

2007: La Vendetta
Omaggio di Manara sul prestigioso libro collettivo Asterix et ses amis, realizzato per gli ottant’anni di Albert Uderzo, creatore grafico di Asterix il Gallico, il fumetto in lingua francese più conosciuto di sempre.

2007: Gli occhi di Pandora (di Vincenzo Cerami)
Pandora è una ragazza di diciotto anni vittima di attacchi di schizofrenia che le fanno perdere il controllo ogni qual volta si arrabbia e che la trasformano in una vera e propria furia scatenata. Ma dopo quattro anni senza più attacchi, il dottore presso cui la ragazza è in cura decide di interrompere le sedute. Pandora, ormai guarita, è felice; finché una sera, di ritorno da una festa, viene rapita e condotta in Turchia. Lì, le dicono i rapitori, conoscerà il suo vero padre… Esordio di Vincenzo Cerami come sceneggiatore a fumetti. Prima di approdare al mercato italiano, il fumetto è stato pubblicato in Francia da Les Humanoïdes Associés con il titolo Les yeux de Pandora.

2009: X-Men: Ragazze in Fuga (di Chris Claremont)
Nel 2009 Manara torna a lavorare per gli Stati Uniti, questa volta con la Marvel, in un progetto riguardante le ragazze degli X-Men, le cosiddette X-Girls, scritto dal grande sceneggiatore delle storie dei Mutanti, Chris Claremont. 48 pagine di avventura tra Madripoor e le isole della Grecia che vedono Storm, Rogue, Psylocke, Kitty Pride, Marvel Girl ed Emma Frost alle prese con una misteriosa nemica.

2009: Merci, Monsieur Forest
In occasione dei festeggiamenti per i 50 anni della storica rivista francese Pilote, Manara realizza questa breve storia che omaggia Jean-Claude Forest, creatore di Barbarella, uno dei personaggi che hanno fatto nascere in lui l’amore per il medium fumetto.

2015: Ophelia 2000
Storia di due pagine senza parole, con soggetto la tecnologia, pubblicate sulla rivista francese di Moda, Arte e Design internazionale, Numéro.

2015-18: Il Caravaggio voll. 1-2
Protagonista del ritorno di Manara al fumetto scritto e disegnato interamente da lui è la storia, in due volumi, sulla vita e le opere di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Un pittore al quale Manara è artisticamente molto legato e la cui vita avventurosa ha permesso all’autore veronese di realizzare un’interessante e ricca sceneggiatura. Prodotta per l’editore francese Glénat e pubblicata in Italia da Panini, il primo volume, intitolato La Tavolozza e la spada è del 2015 mentre il secondo, La Grazia è del 2018.